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Di seguito si riporta solo il primo articolo che trovi all'interno di Braille News n. 25 del 22/06/2019

- Centrodestra a valanga: prese anche Cagliari e Alghero
Elezioni amministrative in Sardegna, il capoluogo strappato alla sinistra dopo 11 anni. E il Pd dimezza i voti dalle Europee 

di Carlantonio Solimene

Il centrodestra conquista Cagliari e Alghero al primo turno e può ritenersi il vincitore assoluto anche del turno delle amministrative in Sardegna, andato in scena una ventina di giorni dopo quelle celebrate nel resto d'Italia. Il Pd e il centrosinistra, invece, sono costretti a leccarsi le ferite e ad aggrapparsi al ballottaggio di Sassari, dove il proprio candidato parte in vantaggio ma al secondo turno dovrà vedersela con un candidato civico appoggiato da Forza Italia che potrà presumibilmente contare anche dell'appoggio dell'elettorato leghista. È questo il quadro che emerge dopo il voto sull'isola. Il risultato più eclatante è senza dubbio quello di Cagliari. Il centrosinistra, infatti, governava da 8 anni. Da quando, cioè, Massimo Zedda aveva conquistato la città cavalcando quell'ondata "arancione" che, nel giro di pochi anni, avrebbe portato Giuliano Pisapia a trionfare a Milano e Luigi De Magistris a vincere a Napoli. Zedda, eletto una prima volta nel 2011, era stato riconfermato nel 2016. Poi, però, la decisione di correre per la poltrona di governatore alla recenti Regionali aveva rimandato Cagliari al voto. Per guidare il centrosinistra era stata scelta Francesca Ghirra, già assessore all'Urbanistica. Dall'altra parte, invece, il centrodestra aveva scelto e sostenuto compattamente il meloniano Paolo Truzzu, subito nel mirino per la sua partecipazione, alcuni anni fa, a una manifestazione delle sentinelle in piedi. Le polemiche, però, non hanno arrestato la sua corsa. Quando sono state scrutinate tutte le 174 sezioni, infatti, il candidato del centrodestra ha raccolto il 50,12 per cento dei voti. Abbastanza per dichiarare la vittoria al primo turno e brindare. La Ghirra, invece, si è fermata al 47,7. Praticamente ininfluente il risultato del candidato "verde" Angelo Cremone, 2,1 per cento. Assenti, invece, i Cinquestelle, che hanno ritirato ed espulso il proprio candidato Alessandro Murenu per alcune dichiarazioni contro aborto e unioni civili. In quanto ai voti di lista, il Pd si conferma primo partito con il 16 per cento circa. Ma ha praticamente dimezzato i propri voti rispetto al 30 per cento delle Europee di tre settimane fa. La Lega si ferma al 5,4 per cento che, però, sommato al 9,6 per cento del Partito sardo d'azione, a livello nazionale può essere pesato come un 15 per cento. Boom di Fratelli d'Italia all'11 per cento, che ha goduto del traino del candidato sindaco. "Io sono un teorico dell'Unione - ha detto Truzzu commentando la vittoria - quando il centro destra non bisticcia e si presenta compatto, vince. Inoltre la luna di miele tra il centro sinistra e la città è finita da tempo".
Il centrosinistra, invece, ancora non riconosce la vittoria dell'avversario: "La differenza è troppo scarsa" osserva l'ex senatore e presidente di Campo progressista Sardegna Luciano Uras. "Dai nostri dati risulta che Truzzu è dello 0,08 per cento sopra il 50 per cento: alcune decine di voti non garantiscono al candidato del centrodestra la tranquillità. Allo stato pensiamo sia utile la prudenza". Anche ad Alghero il centrodestra passa al primo turno. A essere eletto sindaco, con il 53,1 per cento dei voti, è Mario Conoci, che strappa la città al centrosinistra che schierava l'uscente Mario Bruno e si è fermato poco oltre il 30 per cento. Risultato in parte preventivato visto che in questa circoscrizione, alle ultime Regionali, il centrodestra aveva ottenuto il 54 per cento dei voti. Si conferma residuale il MoVimento 5 Stelle, che si ferma al 15 per cento dei voti. Va al ballottaggio, come detto, Sassari. Il candidato del centrosinistra Mariano Brianda ha ottenuto il 34 per cento dei voti e se la vedrà con il civico - ma ex senatore di An e Forza Italia - Gian Vittorio Campus, che si è fermato al 30,8 per cento. Terzo il centrodestra "ufficiale", al 16,1 per cento, quarti i Cinquestelle, ancora intorno al 14.
Braille News edizione n. 25 del 15.06.2019 contattaci per ricevere la tua copia