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Di seguito si riporta solo un articolo che trovi all'interno di Braille News n. 32 del 10/08/2019
- Gabrielli: "Il caso acquascooter? Verifiche sul diritto di cronaca"
"Non mi scandalizza un ragazzino su un mezzo della polizia, ce ne sono tanti. Indagini su chi avrebbe ostacolato le riprese del giornalista"
"In questa vicenda c'è solo una cosa che mi interessa e che sto approfondendo: se c'è stata una limitazione al diritto di informazione e cronaca". Lo ha detto il capo della polizia, Franco Gabrielli, a proposito dell'ormai notissimo caso del giro su un acquascooter della Polizia del figlio del vicepremier Matteo Salvini a Milano Marittima.
"La vicenda dell'acquascooter onestamente mi sembra un po' amplificata - ha continuato Gabrielli a margine della presentazione del nuovo hub ferroviario alla stazione Fs di Milano Rogoredo - vi potrei portare decine di immagini di nostri mezzi che vengono utilizzati anche da ragazzini. Quindi questo mi interessa il giusto". "Mi preoccupa di più, e ho chiesto un approfondimento - ha detto il capo della polizia - quando c'è una limitazione al diritto di cronaca che ritengo debba essere posto al centro".
Gabrielli si riferiva al comportamento di alcuni agenti che avevano invitato "caldamente" il fotoreporter di Repubblica al centro del caso di non riprendere il mezzo della polizia con a bordo il figlio del vicepremier.
A chi ha chiesto se gli uomini che avevano intercettato il giornalista erano in forza alla scorta di Salvini, Gabrielli ha replicato che "lo stiamo approfondendo, sia sotto il profilo penale che disciplinare faremo tutte le valutazioni perché se ci sono state delle minacce e degli atteggiamenti fuori dall'azione ordinaria ci sono anche profili penali".
Sulla vicenda è tornato anche il ministro dell'Interno Matteo Salvini. "A proposito del caso, non vedo rischi per la libertà di stampa in Italia onestamente" ha detto il leader della Lega a margine di un evento a Milano. "Preoccupato per indagini? Sono preoccupato se si usano bambini per fare polemica politica - ha continuato Salvini - perché faccio il giornalista anch'io e prima di tirare in ballo un minore ci penserei tre volte. Tanti altri bambini salgono sulle moto della polizia, sui mezzi dei vigili del fuoco, sui mezzi dei carabinieri. Aprite un dossier in procura. Se ci sono delle indagini, aspettiamole. Che lascino fuori i bambini e se la prendano con me".
Non è l'unica volta in questi ultimi giorni nella quale il vicepremier è andato allo scontro con i giornalisti. In particolare, qualche giorno fa Salvini si era rifiutato di rispondere a un cronista di Report a proposito della bugia detta circa il ruolo di Savoini nelle visite di Stato in Russia e nel ricevimento ufficiale tenutosi a Roma per Putin. Inizialmente, Salvini aveva negato che Savoini fosse stato coinvolto dal ministero dell'Interno. Il premier Conte, però, aveva mostrato la documentazione con la quale il Viminale aveva chiesto e ottenuto in entrambe le occasioni l'accreditamento di Savoini.
Pur "smentito" dal premier, però, il leader della Lega non ha voluto dare ulteriori chiarimenti sulla vicenda dando del "maleducato" al giornalista che gliene chiedeva conto. (articolo de il Tempo)
Braille News edizione n. 32 del 10.08.2019 contattaci per ricevere la tua copia