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Di seguito si riporta solo un articolo che trovi all'interno di Braille News n. 05 del 01/02/2020
(articolo de il Tempo)
La morte choc di Kobe Bryant
La nebbia e il pilota autorizzato al volo a vista
Si indaga sulla dinamica delta tragedia
La nebbia è la principale imputata dell'incidente in elicottero sulla collina di Calabasas, nella contea di Los Angeles, che ha causato domenica notte la morte di Kobe Bryant, della figlia Gianna Maria e di altre sette persone a bordo. Secondo le autorità, c'era una visibilità estremamente bassa al momento dell'incidente in cui rimasto coinvolto il Sikorsky S76, con condizioni di nebbia e nuvole tanto che la polizia di Los Angeles aveva messo a terra i propri elicotteri. Il velivolo, tuttavia, aveva l'autorizzazione a volare: operava in base a "regole speciali di volo visivo", secondo quanto risulta da una conversazione con i controllori di volo. L'ex stella Nba e la figlia 13enne erano attesi alla Mamba Sports Academy di Thousand Oaks per una partita di basket. Insieme a loro, anche l'esperto pilota di origini armene Ara Zobayan, John Altobelli, allenatore di baseball dell'Orange Coast College con la figlia Alyssa e la moglie Ken, Christina Mauser, assistente allenatrice di pallacanestro della Harbour Day School, infine Sarah e Payton Chester, mamma e figlia residenti a Orange Country come i Bryant. Le indagini sono in corso: l'autorità federale dell'aviazione, l'ente nazionale per la sicurezza dei trasporti e l'FBI stanno indagando sull'incidente, anche se la zona in cui è avvenuto l'impatto non è di facile accesso e non aiuta sui tempi. Intanto, la tragedia che ha portato alla morte di Bryant ha suscitato nel mondo dolore e tributi non solo nel mondo dello sport. In Italia, la Fip ha disposto un'ora di silenzio in tutti i campi, il Milan giocherà in Coppa Italia contro il Torino con il lutto al braccio e il sindaco di Reggio Emilia, città in cui la il giovane Kobe ha vissuto con la famiglia, ha annunciato che gli sarà dedicata una piazza nella città emiliana. A Rieti, città dove ha vissuto due anni si sta cercando di far arrivare la sua maglia 24 per celebrarla. Kobe verrà introdotto nell'Hall of Fame della pallacanestro nel 2020. Lo ha confermato il presidente della Hall of Fame Jerry Colangelo. "Merco ledi ho un incontro a Dallas con la commissione per esaminare i candidati - ha spiegato a Nba Tv - Non ci sono dubbi, entrerà a far parte della Hall of Fame. E verrà ricordato". Il suo account Instagram è salito nelle ultime ore di tre milioni di followers. Insomma, il Black mamba ha lasciato davvero il segno.