Vuoi leggere tutti gli articoli della settimana? Abbonati a Braille News disponibile in tre versioni:
- Braille
- nero ingrandito
- cd audio
52 numeri per soli 6€
Di seguito si riporta solo un articolo che trovi all'interno di Braille News n. 09 del 29/02/2020
(articolo de il Tempo)
Psicosi tra gli onorevoli: chiudiamo il Parlamento
Il Senato mette gli scanner. Spunta la deputata con la mascherina
La psicosi coronavirus contagia anche il Parlamento. Molti onorevoli arrivano dal nord d'Italia. C'è chi chiede, almeno in questa fase critica, di chiudere i battenti di Montecitorio e Palazzo Madama. Altri invocano controlli con gli scanner agli ingressi. Suggerimento accolto dal Senato, dove da verrà misurata la temperatura a tutti coloro che entrano nel palazzo. Verranno anche sospese le visite esterne, comprese quelle delle scolaresche. Il questore Edmondo Cirielli (FdI), invece, ha fatto sapere che la Camera prenderà le decisioni opportune. «Ma non verranno prese decisioni per impedire l'accesso ai parlamentari che provengono dalle regioni dei focolai», aggiunge.
I problemi non finiscono qui. Ad esempio, ci sono coloro che lamentano l'assenza di amuchina e salviette igienizzanti nelle toilette delle Camere. A scatenare la polemica ci ha pensato la deputata di Fratelli d'Italia, Teresa Baldini, che si è presentata in Aula con la mascherina. C'è chi l'ha accusata di mettersi in mostra, alimentando la paura. Ma c'è anche chi ritiene che ogni precauzione sia opportuna. Al momento, però, i lavori vanno avanti come se nulla fosse. Anche se è stato deciso di rinviare tutti i convegni e le riunioni non urgenti. Il Senato, invece, ha annullato il concorso pubblico per l'assunzione di sessanta coadiutori parlamentari.
Nella giornata di lunedì si è riunita solo la Camera. Il giorno dopo è toccato anche al Senato. L'Aula di Montecitorio si sta occupando del dl Intercettazioni, su cui il governo ha posto la questione di fiducia. Le opposizioni accusano la maggioranza di intestardirsi su questo provvedimento in un momento in cui l'attenzione dovrebbe essere focalizzata solo sul coronavirus.
A fare discutere è soprattutto la deputata di FdI con la mascherina. «L'ho messa perché sono un medico e so che l'unica forma di protezione reale è la mascherina e lavarsi spesso le mani - spiega la Baldini Sono un chirurgo e sono abituata. Mi hanno detto che creo allarmismo, ma non è vero.
un modo per essere responsabili. Io vengo da Milano, questa diffusione aumenterà, non riesco a capire perché non posso dare il mio contributo. Che sarà mai mettersi una mascherina? Mi dà anche un pò fastidio che mi si critichi. Non è esibizionismo». Nicola Fratoianni, di LeU, non è d'accordo: «La mascherina è sbagliata.
Noi per primi dobbiamo dare un messaggio tranquillizzante. Se un parlamentare proviene da un focolaio di contagio decida di restare a casa».
Tra i banchi dell'opposizione assente il leghista Guido Guidesi, costretto a restare chiuso nella sua casa di Codogno, cuore del focolaio in Lombardia.
Dal governo si getta acqua sul fuoco. Per il ministro dei Rapporti col Parlamento, Stefano d'Incà, «la mascherina alla Camera è esagerata. In questo momento dobbiamo mandare messaggi per tranquillizzare la gente. Ora potrebbe addirittura essere più pericoloso il panico del virus». Un appello caduto nel vuoto. Il leghista Gugliemo Picchi è perentorio: «Dopo una seria e approfondita valutazione credo che le attività parlamentari vadano sospese». Anche perché, come fa notare un altro leghista, Roberto Turn, «ci sono miei colleghi deputati impediti dal partecipare ai lavori perché "chiusi" nei territori sottoposti a restrizioni». Tra l'altro, racconta, «quando sono arrivato mi aspettavo un controllo all' ingresso della Camera, perché qui arrivano i parlamentari da ogni parte dell'Italia. Invece nulla».
Dario Martini