G-ZPQ85X2GLB

Vuoi leggere tutti gli articoli della settimana? Abbonati a Braille News disponibile in tre versioni:

  • Braille  
  • nero ingrandito
  • cd audio
Acquista il settimanale online!
52 numeri per soli 6€

Dona il tuo 5x1000 alla Handy Systems Onlus

Gentile lettore, da ormai 14 anni ci occupiamo di stampa braille ed a carattere ingrandito, lottiamo affinché la lettura sia un diritto per tutti, la possibilità di scelta è quanto di più democratico possa esserci in un paese civilmente evoluto. Se vuoi sostenere le nostre attività con il tuo 5 per mille, puoi indicare lo 09082341000 nella tua dichiarazione dei redditi.

Un sincero ringraziamento da tutti i componenti della Cooperativa Handy Systems Onlus.

Di seguito si riporta solo un articolo che trovi all'interno di Braille News n. 45 del 07/11/2020

Elezioni Usa 2020, il miraggio (blu) del Texas che può voltare le spalle a Trump

Armi, pozzi e fede per 40 anni hanno garantito la supremazia ai repubblicani. Ma virus e crisi hanno spostato l'equilibrio

di Giuseppe Sarcina tratto da Corriere della sera

Il vento del Sud può far saltare il piano di rimonta messo a punto da Donald Trump. La mappa politica e sociale degli Stati Uniti sta cambiando radicalmente. Per decenni i repubblicani, la destra conservatrice, hanno non solo governato, ma esercitato una profonda egemonia culturale in Texas e Arizona. Ora il sito RealClearPolitics colloca questi due Stati nella colonna dei "toss up", i territori in bilico, insieme con le presenze classiche, come Florida, Ohio, Pennsylvania e altri. Dal campo arrivano altri segnali sorprendenti. Venerdì 30 ottobre Kamala Harris si è presentata a McAllen, la cittadina al confine con il Messico, salita alla ribalta nazionale nel 2018 per la vicenda dei bambini separati dai loro genitori, migranti irregolari.

(Per restare aggiornato sulle elezioni americane iscriviti ad AmericaCina, la newsletter quotidiana della redazione Esteri che racconta le due potenze e le loro sfere d'influenza: clicca qui, e registrati a Il Punto).

La vice di Joe Biden si è rivolta soprattutto ai latinos, spingendoli alla mobilitazione anti Trump. In quello stesso giorno il numero delle persone che avevano già votato superava i 9 milioni, scavalcando l'affluenza totale del 2016. I registri texani non rivelano l'affiliazione politica degli elettori. Però sappiamo che nel 2020 si sono iscritti 1,8 milioni di cittadini in più rispetto a quattro anni fa, portando il totale a 16,9 milioni. Anche in Texas sembra valere la regola che più è l'alta l'affluenza al voto, più è probabile che sia avvantaggiato il candidato democratico.

I repubblicani, però, ostentano sicurezza. Il senatore Ted Cruz avrebbe fatto sapere direttamente alla Casa Bianca: niente paura, finirà come con Beto nel 2018. Due anni fa nelle elezioni di midterm l'ex deputato di El Paso, Beto O'Rourke fu battuto per due punti e mezzo percentuali dallo stesso Cruz, che mantenne il seggio nel Congresso di Washington. I democratici, però, prevalsero in 13 distretti su 36. In particolare nella fascia al confine tra McAllen, Laredo ed El Paso; si affermarono nei suburb, i sobborghi abitati dal ceto medio intorno alle grandi città, come Dallas, Austin e Houston, l'area metropolitana con il ritmo di espansione più alto negli Stati Uniti. Questa onda continua a crescere, anche se non sappiamo se sarà sufficiente a ribaltare clamorosamente gli equilibri, portando il Texas e i suoi 38 delegati nel tabellone dei democratici. 

Braille News edizione n. 45 del 07/11/2020 contattaci per ricevere la tua copia