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Aria inquinata, Ue condanna l'Italia: "Violati limiti per le polveri sottili"
La Corte europea di giustizia: "Eccedenze sistematiche e persistenti, non adottate misure tempestive per garantire il rispetto dei valori"
(Articolo tratto da corriere.it)
La Corte di giustizia dell'Ue ha condannato l'Italia per l'aria inquinata e in particolare per i limiti del Pm10, le polveri sottili, di cui ha rilevato "eccedenze sistematiche e persistenti". La Corte, a cui si era rivolta la Commissione europea nel 2018, "rileva che, dal 2008 al 2017 compreso, i valori limite giornalieri e annuali fissati per le particelle di Pm10 sono stati superati in maniera molto regolare" e che "l'Italia non ha chiaramente adottato misure tempestive" per garantire il rispetto dei valori limite.
Polveri sottili e Covid
Recenti studi hanno dimostrato la correlazione tra l'epidemia di Covid-19 e il livello di polveri sottili che nella Pianura padana è particolarmente alto. "Credo che questa pronuncia debba essere uno stimolo per tutto il governo a far di più e meglio rispetto a quanto già abbiamo messo in campo, considerando che la stessa Corte riconosce la bontà delle azioni intraprese dal 2018, per garantire nel più breve tempo possibile un ambiente più salubre a tutti i cittadini", ha commentato il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa.
Altre procedure d'infrazione
Rispetto alla qualità dell'aria l'Italia vede al momento tre procedure di infrazione aperte: oltre quella relativa al superamento dei livelli di Pm10 ci sono quelle relative al superamento dei livelli di ossidi di azoto e delle polveri ultrasottili Pm2,5. "Stiamo agendo a tutti i livelli, sempre insieme alle Regioni, che sono gli attori protagonisti del cambiamento. E non solo perché lo impone l'Europa, ma perché la tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini è la nostra priorità", conclude il ministro.
Braille News edizione n. 46 del 14/11/2020 contattaci per ricevere la tua copia